martedì 11 settembre 2012

Bruxelles, le weekend de la biére

L'Atomium
Finalmente ci sono andato, sono riuscito a visitare una delle università della birra: il Belgio. Non tutto il Belgio, magari, in un weekend mi sono limitato a Bruxelles e Bruges che in ogni caso meritano. Bruxelles vale un giro, magari non ha tantissimo da vedere ma la città bassa e, in parte, l'aristocrazia della città alta meritano una visita. Il centro intorno alla Grand Place è un dedalo di viuzze, a volte fin troppo turistiche, altre più riservate, ma comunque caratteristiche. 
La Grand Place
La Grand Place dicevo, una piazza tra le più belle del mondo che, dalle foto, mi immaginavo più grande. Non che sia piccola, ma nemmeno una piazza d'armi, un gioiellino. Circondata da questi eleganti palazzi del 1600 ha un'atmosfera unica, il Weekend de la Biére si svolgeva lì, con tutti gli stand al centro della piazza, più di 300 birre, una cinquantina di produttori e una marea di gente.
L'atmosfera è bella, nonostante l'evidente ubriachezza non c'è gente molesta. Il sabato è una giornata con il cielo blu, rara se non unica in Belgio, c'è fila a prendere i gettoni per degustare ma l'abbiamo presa per tempo. Alle 11,15 siamo dentro e assaggiamo due birre di Strubbe: la blanche Vlaskop e la Oud Bruin Ichtegem's, normale la prima, ottima la seconda.
Usciamo, andiamo a fare una visita da Cantillon che è appena fuori dal centro, nel quartiere di Anderlecht. Anche qui la visita vale ampiamente i 6 euro (con due degustazioni). E' un birrificio unico, perchè è l'unico in città a fare birre a fermentazione spontanea, perchè usa ancora macchinari originali di inizio '900, per le sue gueuze, i lambic, le kriek e le framboise. Una volta che sai cosa ti aspetta con una birra acida, impari ad apprezzarle. Per fare le kriek e le framboise usano da 200 a 300 grammi di frutta per litro di birra, che è tanto, e nella birra finale si sente tutta quella frutta. Un giro che non mi scorderò, e soprattutto la prossima volta ci vado in auto anzichè in aereo...
Torniamo alla fiera e ci immergiamo nella folla. E' difficile raggiungere gli stand, a volte è davvero tantissima la gente. Così una volta prese due birre dal birrificio Roman ci piazziamo in due metri quadri liberi, in piedi. Al nostro fianco un tavolino di quelli dove ti appoggi solamente, vede sei signori di mezza età che se la raccontano, tra di loro un tomo di migliaia di pagine che recita in copertina: All Belgian Beers. Tutte! Così continuano a sbirciare e, dai e dai, ci invitano a stare al tavolo con loro. Gentili e simpatici questi sei uomini di Birmingham, venuti appositamente per il festival. Ci hanno offerto del cibo, abbiano riso, parlato e scherzato passando una bellissima giornata con loro. E alla fine ci hanno pure domani i gettoni avanzati!
Nel proseguire del pomeriggio mi hanno visto passare gli stand di Het Anker, Sint Bernardus e Slaghmuylder. Così pochi direte voi? Già, perchè gli "assaggi" erano da 25 cl, una birra piccola abbondante insomma, con gradazioni medie tra i 7° e gli 11°. Le ultime 4 tripel da 9° l'una mi hanno abbastanza provato, anzi, ci hanno provato perchè anche Patti che curiosava e prendeva una seconda birra dallo stesso birrificio, ha avuto le sue brave difficoltà. La sera in camera ero davvero provato, ma al mattino seguente, avendo avanzato ancora dei gettoni, siamo andati ancora alla fiera, tanto il volo di ritorno partiva nel pomeriggio.
Bruges
Non è stato facile ingollare altra birra, per quanto buona, ma chiacchierando con altri due signori americani che condividevano il nostro tavolo, alla fine ce la siamo goduta anche domenica mattina, passando dagli stand di Palm per la Rodenbach Grand Cru, da Bavik per la Petrus Dubbel Bruin, da Boon e da Stubbe.
Interessanti tutti, nonostante il nostro stomaco borbottante.
Bruges, il Markt
Le birre che mi hanno colpito, tra sabato e domenica, sono state: Ichtegem's Oud Bruin di Stubbe, Gouden Carolus Hopsinjor (Blonde non filtrata) di Het Anker, la Witkap Stimulo di Slaghmuylder e la Petrus Dubbel Bruin di Petrus (Bavik), una stranissima via di mezzo tra una dubbel e una bruin. Dimenticavo, venerdì siamo andati nella bellissima Bruges, cittadina medievale tenuta benissimo e, con un po' più di tempo, da visitare con calma. Abbiamo fatto una tappa al birrificio De Halve Maan che è in pieno centro storico. Buona la Brugse Zot blonde ma la Dubbel della stessa versione era davvero notevole. Evito la descrizione delle birre, ma se le trovate in giro non fatevele mancare.
Le Brugse Zot di De Halve Maan
Senza il festival, a Bruxelles non mancano i posti per bere bene e con una scelta enorme. In testa metterei il Moeder Lambic, 40 spine e 6 pompe (senza contare le 400 bottiglie) per una varietà di scelta che fa paura, e anche con qualcosa da mangiare. Poi il Delirium che ha un'ottima scelta alla spina e 2000 bottiglie, ma è troppo incasinato e il (poco) cibo è davvero troppo caro, è il locale più frequentato in centro. Non abbiamo fatto in tempo ad andare al Biére Circus di cui ne parlano molto bene, sarà per la prossima volta. Per gli acquisti birrari non fatevi mancare un giro al De Bier Tempel, giusto dietro la Grand Place, da lacrime...

Il tempo non rispetta quel che è fatto senza di lui. (Cantina di Cantillon)

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